Misure di tempo classe terza: la guida completa
Avete presente quella sensazione di smarrimento totale quando vostro figlio vi chiede aiuto con i compiti di matematica e voi, nonostante abbiate un master in ingegneria aerospaziale, vi sentite come se vi parlasse in aramaico antico? Ecco, a me succede puntualmente con le misure di tempo di classe terza. Sarà che il tempo è un concetto effimero, sarà che io sono sempre in ritardo cronico, ma tra secondi, minuti, ore, giorni, settimane, mesi e anni mi perdo come Cappuccetto Rosso nel bosco.
E non parliamo poi di doverlo spiegare a un bambino di otto anni! Tra l'altro, perché a otto anni si devono già preoccupare di quanti secondi ci sono in un'ora? Non sarebbe meglio godersi l'infanzia senza lo stress di queste unità di misura spietate? Misteri della pedagogia moderna.
Ma bando alle ciance da mamma isterica e cerchiamo di affrontare questo argomento con la dovuta serietà (o almeno, proviamoci). Le misure di tempo sono fondamentali nella vita di tutti i giorni, ci permettono di organizzare le nostre giornate, di non perdere gli appuntamenti (si spera) e di capire quanto tempo ci separa dal prossimo weekend.
Per i bambini di terza elementare, imparare le misure di tempo significa entrare in un mondo nuovo, fatto di relazioni tra numeri, di moltiplicazioni e divisioni, ma anche di sfide divertenti come imparare a leggere l'orologio o calcolare quanti giorni mancano al proprio compleanno.
Insomma, che ci piaccia o no, le misure di tempo fanno parte della nostra vita e prima i nostri pargoli imparano a destreggiarsi tra ore e minuti, prima potranno smettere di chiederci aiuto con i compiti e dedicarsi a cose più importanti, come salvare il mondo dai mostri spaziali o organizzare una rivolta contro le verdure.
Prima di addentrarci nel magico mondo delle misure di tempo di classe terza, è doveroso fare una piccola premessa: non sono una maestra elementare, né tantomeno una pedagogista. Le mie competenze in materia si limitano ai ricordi nebulosi dei miei anni di scuola elementare e a qualche ricerca su Google per rinfrescarmi la memoria.
Detto questo, posso provare a spiegarvi le basi delle misure di tempo come se le stessi spiegando al mio gatto, che, a giudicare dalla sua espressione vacua mentre scrivo, non credo stia capendo molto.
Partiamo dalle basi:
- 1 minuto = 60 secondi (immaginate di dover contare fino a 60 mentre il vostro gatto vi fissa con aria di sufficienza)
- 1 ora = 60 minuti (moltiplicate la sensazione di smarrimento del punto precedente per 60)
- 1 giorno = 24 ore (e qui vi conviene dormire, perché la notte sarà lunga)
Poi ci sono le settimane, i mesi e gli anni, ma per il momento limitiamoci a questi concetti base, che già sono sufficienti a causare un'emicrania.
Per imparare le misure di tempo, il metodo migliore è la pratica. Fate esercizi con vostro figlio, giocate a indovinare che ore sono guardando l'orologio (senza barare con lo smartphone!), inventate storie in cui i personaggi devono calcolare il tempo per risolvere un enigma. Insomma, siate creativi!
E se proprio non ne potete più di sentir parlare di secondi, minuti e ore, ricordatevi che anche questa è una fase e che passerà. Prima o poi i vostri figli cresceranno e saranno loro a dover spiegare le misure di tempo ai loro figli. E voi, da bravi nonni, potrete godervi la pensione senza dover ricordare quanti secondi ci sono in un millennio (sì, perché a quanto pare esiste anche il millennio come unità di misura del tempo!).
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